GLI ABITANTI DELLE GROTTE

Le grotte sono abitate da organismi molto specializzati, che vivono in permanenza nel sottosuolo, stadio finale di una lunga evoluzione che li ha resi perfettamente adatti a questo tipo di ambiente. A parte anfibi, tra cui il noto Proteo, e un certo numero di pesci ciechi che troviamo nella fascia intertropicale, in maggioranza si tratta di invertebrati. Incontriamo planarie, anellidi, molluschi, ma soprattutto artropodi, essenzialmente rappresentati da insetti, crostacei, diplopodi, aracnidi. Fra le caratteristiche più evidenti di questi abitanti di un mondo senza luce vi è la scomparsa di accessori divenut superflui, come gli occhi e la pigmentazione (sarebbe un inutile dispendio energetico), così come certi organi deputati alla respirazione. Essa avviene così direttamente dai tegumenti, delicati e "porosi", adatti ad un ambiente saturo di umidità e con temperature stabili, cioè da condizioni ambientali che evitano la disidratazione. In compenso il loro corpo è cosparso di raffinatissimi organi di relazione molto sensibili, capaci di "leggere" il mondo che li circonda.